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"Il danno morale per le micropermanenti non può escludersi dal novero delle lesioni meritevoli di tutela risarcitoria e, per poterlo valutare e personalizzare, si deve tener conto delle lesioni subite in concreto, in conformità all’orientamento che afferma l’autonomia ontologica del danno morale e la necessità di un suo separato e ulteriore accertamento. Ne consegue che, in caso di micropermanenti, deve ritenersi consentita la liquidazione del danno morale quale voce del danno non patrimoniale, in aggiunta...

"Ai fini della prova del reato di calunnia nella sua componente oggettiva, non è sufficiente accertare la non verosimiglianza delle accuse dovendo risultare con certezza che le stesse siano false. Ciò comporta la necessaria emersione di una versione alternativa dei fatti suffragata da elementi di prova inconfutabili (cfr. Cass. pen., sez. VI, n. 32841 del 28/05/2009, Rv. 244447).Sotto il profilo psicologico, l’elemento soggettivo è rappresentato dalla consapevolezza della innocenza dell’incolpato (non ravvisabile nei casi di...

"La Cassazione ha a più riprese affermato che vi sia in astratto compatibilità tra l’art. 131 bis c.p. e i rifiuto di sottoporsi ad alcooltest o ad accertamento volto a verificare l'assunzione di stupefacenti:“La causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto di cui all'articolo 131-bis del Cp, applicabile ad ogni fattispecie criminosa, è compatibile con il reato di rifiuto di sottoporsi all'accertamento alcoolimetrico, come anche - come nella specie- con il reato di...

"Per integrare la fattispecie di cui all’art. 337 c.p., infatti, occorre che l’agente utilizzi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, indipendentemente dall’esitopositivo o negativo di tale azione ed dall’effettivo verificarsi di un impedimento che ostacoli il compimento degli atti predetti: l’integrazione del reato non richiede che sia impedita, in concreto, la libertà di azione del p.u. (così tra le altre Cass. VI, 29.1.2010. n. 3970). Inoltre,...

"commette il reato di abbandono di persone minori o incapaci chiunque esponga ad una situazione di pericolo - anche potenziale - per l’incolumità una persona incapace di provvedere a se stessa. Lanozione di "abbandono" va raccordata allo scopo della norma, consistente nel reprimere comportamenti pericolosi per l’incolumità della persona, evitando che i soggetti deboli vengano a trovarsi in situazione di pericolo per l’incapacità di soddisfare ai bisogni primari di sopravvivenza: ricorre, quindi, il delitto anche...

"L’art. 116, comma 15, D.Lvo n. 258/1992, punisce colui che, recidivo nel biennio, conduca un veicolo sprovvisto di patente di guida poiché mai conseguita o, ancora, perché revocata omai rinnovata per mancanza dei requisiti necessari.Il D.lgs. 15.1.2016 n. 8, entrato in vigore il 6.2.2016, ha previsto la trasformazione in illecito amministrativo di "tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell'ammenda” con l'esclusione di una serie di fattispecie previste...

"L’ignoranza - seppur sussistente - da parte dell’imputata della definizione di nucleo familiare rilevante ai fini della presentazione della domanda di reddito di cittadinanza non esclude il dolo ai sensi dell’art.5 c.p., atteso che detta ignoranza è derivata chiaramente dallaviolazione di un suo dovere di informazione.In merito, va, infatti, ribadito il costante orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui l'erronea opinione dell'agente circa la necessità di fornire determinate informazioni, laddove tale dovere informativo, come nella...

"il reato di cui all’art. 707 c.p) non può ritenersi assorbito nel tentativo di furto aggravato dalla violenza sulle cose, atteso che la giurisprudenza di legittimità con orientamento consolidato e costante è ferma nel ritenere che l'assorbimento della contravvenzione nell'aggravante del furto circostanziato si verifica soltanto nel caso in cui gli arnesi atti allo scasso siano effettivamente serviti per la commissione del furto e il loro possesso sia stato limitato all'uso momentaneo necessario per l'effrazione,...

"il reato di cui all’art. 707 c.p) non può ritenersi assorbito nel tentativo di furto aggravato dalla violenza sulle cose, atteso che la giurisprudenza di legittimità con orientamento consolidato e costante è ferma nel ritenere che l'assorbimento della contravvenzione nell'aggravante del furto circostanziato si verifica soltanto nel caso in cui gli arnesi atti allo scasso siano effettivamente serviti per la commissione del furto e il loro possesso sia stato limitato all'uso momentaneo necessario per l'effrazione,...

"La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che la testimonianza della parte offesa, pur essendo un teste direttamente interessato all’esito del processo, ha piena efficacia probatoria quando ne siaaccertata la verosimiglianza, la piena coerenza logica e l'attendibilità del narrato, anche ove manchino elementi esterni di riscontro, sempre che il confronto con tutto il materiale probatorio a disposizione del giudice, con ogni elemento ricavabile dagli atti e dal processo, ne confermino il giudizio di attendibilità.Tuttavia, ove sia...