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"L’art. 116, comma 15, D.Lvo n. 258/1992, punisce colui che, recidivo nel biennio, conduca un veicolo sprovvisto di patente di guida poiché mai conseguita o, ancora, perché revocata omai rinnovata per mancanza dei requisiti necessari.Il D.lgs. 15.1.2016 n. 8, entrato in vigore il 6.2.2016, ha previsto la trasformazione in illecito amministrativo di "tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell'ammenda” con l'esclusione di una serie di fattispecie previste...

"L’ignoranza - seppur sussistente - da parte dell’imputata della definizione di nucleo familiare rilevante ai fini della presentazione della domanda di reddito di cittadinanza non esclude il dolo ai sensi dell’art.5 c.p., atteso che detta ignoranza è derivata chiaramente dallaviolazione di un suo dovere di informazione.In merito, va, infatti, ribadito il costante orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui l'erronea opinione dell'agente circa la necessità di fornire determinate informazioni, laddove tale dovere informativo, come nella...

"il reato di cui all’art. 707 c.p) non può ritenersi assorbito nel tentativo di furto aggravato dalla violenza sulle cose, atteso che la giurisprudenza di legittimità con orientamento consolidato e costante è ferma nel ritenere che l'assorbimento della contravvenzione nell'aggravante del furto circostanziato si verifica soltanto nel caso in cui gli arnesi atti allo scasso siano effettivamente serviti per la commissione del furto e il loro possesso sia stato limitato all'uso momentaneo necessario per l'effrazione,...

"il reato di cui all’art. 707 c.p) non può ritenersi assorbito nel tentativo di furto aggravato dalla violenza sulle cose, atteso che la giurisprudenza di legittimità con orientamento consolidato e costante è ferma nel ritenere che l'assorbimento della contravvenzione nell'aggravante del furto circostanziato si verifica soltanto nel caso in cui gli arnesi atti allo scasso siano effettivamente serviti per la commissione del furto e il loro possesso sia stato limitato all'uso momentaneo necessario per l'effrazione,...

"La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che la testimonianza della parte offesa, pur essendo un teste direttamente interessato all’esito del processo, ha piena efficacia probatoria quando ne siaaccertata la verosimiglianza, la piena coerenza logica e l'attendibilità del narrato, anche ove manchino elementi esterni di riscontro, sempre che il confronto con tutto il materiale probatorio a disposizione del giudice, con ogni elemento ricavabile dagli atti e dal processo, ne confermino il giudizio di attendibilità.Tuttavia, ove sia...

Deve essere ricondotta all'ipotesi di lieve entità di cui all'art. 73, co. 5, del d.p.r. n. 309/90, l'ipotesi di piccolo spaccio, eseguita direttamente dal prevenuto mediante contatto diretto con gli assuntori, con una rudimentale e minima organizzazione criminale, caratterizzata da cessioni verosimilmente dirette e senza intermediari eseguite personalmente dall'imputato. Scarica il PDF ...

Tribunale Civile di Pescara - n. 20/02/2024 "L'onere della prova dell'inammissibilità del fallimento incombe sul debitore contro il quale sia stata presentata la relativa istanza, anche se l'onere della prova della sua qualità di imprenditore commerciale incombe sul creditore istante.E benché non abbiano certamente valore di prova legale, i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi sono la base documentale imprescindibile della dimostrazione che il debitore ha l'onere di fornire per sottrarsi alla dichiarazione del fallimento.Sicché, la...

"Ai fini della dimostrazione della titolarità del diritto di credito in capo alla società opposta, è sufficiente che quest'ultima alleghi documentazione comprovante la cessione.Nel caso di specie la società versava in atti: l'avviso pubblicato ex art. 58 T.U.B., l'elenco dei crediti ceduti, la dichiarazione unilaterale di cessione di credito, la lettera di messa in mora, il contratto di cessione." Scarica il PDF ...

"In tema di prova dell'inadempimento di una obbligazione, il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l'adempimento deve soltanto prova la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell'inadempimento della controparte, mentre il debitore convenuto è gravato dell'onere della prova del fatto estintivo dell'altrui pretesa, costituito dall'avvenuto adempimento.Le spese di lite seguono la soccombenza." Scarica il PDF ...

"La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia si fonda non su un comportamento o un'attività del custode, ma su una relazione intercorrente tra questi e la cosa dannosa e, poiché il limite della responsabilità risiede nell'intervento di un fattore, il caso fortuito, che attiene non a un comportamento del responsabile, ma alle modalità di causazione del danno, si deve ritenere che, in tema di ripartizione dell'onere della prova, all'attore/ricorrente compete provare l'esistenza...